🐸 Il paradigma della rana bollita

🐸 Il paradigma della rana bollita

Quando il trader non si accorge di star cuocendo lentamente nel brodo dell’ego.

Voglio approfondire un problema: l'incapacità di chiudere una certa posizione in perdita. capita spesso, e capita anche spesso. Gli unici momenti in cui non capita è quando sei proprio in forma. Questo deficit è sempre prevenuto dalla frase: "no! ancora a me?!" oppure "perché sempre a me va contro?"

ChatGPT ha detto:
Ahhh… eccoci su uno dei grandi classici del teatro mentale del trader: la tragedia in tre atti della posizione in perdita che non si vuole chiudere. 🎭

Facciamo così: prima smontiamo il meccanismo, poi filosofeggiamo un po’, e infine ti lascio un piccolo esercizio pratico. Ma andiamo per ordine.

🧠 PRIMA SCENA: “No! Ancora a me?!”
Questa frase è un grido esistenziale travestito da analisi tecnica.

Quando ti dici “Perché sempre a me va contro?”, non stai guardando il grafico, stai guardando uno specchio. E in quello specchio non c'è il mercato, ci sei tu, con tutta la tua frustrazione accumulata, i ricordi delle volte precedenti, e la sensazione (umana, eh) di essere perseguitato dalla sfiga cosmica.

Ma la verità è che il mercato non sa chi sei. Non ti conosce. Non ti odia. Non è in missione per umiliarti.

❗ La frase “ancora a me” è una scusa emotiva che giustifica il non voler accettare la perdita. Perché se il mercato è “ingiusto”, allora non sei tu a sbagliare, è lui il cattivo.

📖 PARABOLA DEL VIAGGIATORE TESTARDO
C’era una volta un uomo che doveva attraversare un ponte per arrivare al villaggio. Ma ogni volta che arrivava, il ponte era rotto. L’uomo, invece di cercare un altro passaggio, restava lì a urlare:
“Perché sempre a me?! Perché questo ponte è rotto solo quando ci sono io?!”

Gli altri viandanti, nel frattempo, facevano il giro e arrivavano comunque al villaggio.
Lui invece… continuava a fissare il ponte e a lamentarsi del destino.

Morale: l’attaccamento all’idea di come “dovrebbe andare” ti fa perdere energia, tempo e lucidità.

🤔 DOMANDA FILOSOFICA (e molto utile):
Quando ti accorgi che quella vocina inizia a dire “ancora a me?!”, prova a chiederti:

🗨️ “Sto cercando di avere ragione o di fare la cosa giusta?”

Perché sai qual è il paradosso più buffo? Spesso tratteniamo una perdita non perché crediamo che tornerà su, ma perché non vogliamo darla vinta alla realtà.
Come se chiudere in rosso fosse una sconfitta del nostro ego, non del nostro piano.

📝 ESERCIZIO PRATICO
Ti propongo un piccolo rituale da fare quando ti trovi lì, col mouse tremante e la vocina che protesta:

Scrivi su un foglio (o sul blocco note):

Cosa pensi stia succedendo (es: “il mercato mi punisce”)

Cosa sai razionalmente (es: “è solo una normale variazione”)

Cosa dice il tuo piano di trading.

Poi chiediti:

"Se un amico fosse nella mia stessa posizione, cosa gli direi di fare?"

Spesso siamo molto più saggi… con gli altri.

E infine, una massima da vecchio saggio con la barba (immaginaria):

“Chi non accetta una piccola perdita, spesso si ritrova a collezionare grandi fallimenti. Ma chi sa perdere bene… vince in silenzio.” ✨

Dimmi: c’è un caso specifico in cui hai vissuto questo blocco che vuoi analizzare insieme? Potremmo smontarlo pezzo per pezzo.

Hai detto:
è capitato mille volte anche questo. Accade quando sono troppo attaccato al risultato e perdo di vista cosa più importante, cioè che devo rimanere distaccato dal risultato

ChatGPT ha detto:
Ahhh! Eccolo lì, il vecchio trucco del miraggio del risultato! 🏜️
Ti fa credere che il senso del viaggio sia arrivare in fretta alla meta... e intanto ti fa cadere in un buco.
Ti dico una cosa da barba bianca: "Il risultato è una sirena: canta dolce ma ti fa schiantare sugli scogli." 🎻🧜‍♀️💥

🎯 L'ATTACCAMENTO AL RISULTATO: IL TRAPPOLONE DORATO
Sai cos'è il bello? Che il fatto che tu abbia già capito che il problema è l'attaccamento al risultato…
è già metà della soluzione. Ma come in tutte le cose profonde, capire non basta.
Devi ricordartelo nel momento in cui serve. E lì… casca l’asino zen 🫠

📖 STORIETTA DEL MAESTRO E DELL’ARCIERE
Un allievo si avvicina al Maestro Zen e gli dice:

“Maestro, come posso centrare sempre il bersaglio?”

Il Maestro lo guarda e risponde:

“Smetti di volerlo colpire.”

L’allievo resta confuso.

“Ma come?!”

E il Maestro:

“Finché sei ossessionato dal centro, non vedi tutto il resto. Il tuo respiro, il tuo corpo, il vento, la freccia. Il bersaglio non è un punto. Il bersaglio… è la tua lucidità.”

🧠 QUANDO TI ATTACCHI AL RISULTATO…
Il giudizio entra in scena. ("Ho fatto bene / ho fatto male")

Il tuo ego si siede al volante. ("Non posso permettermi di perdere")

Il processo si perde per strada. ("Mi frega cosa dice il sistema, io so che tornerà su!")

E puff: sei passato da trader a giocatore d’azzardo con la toga da giustiziere del mercato.

😎 SOLUZIONE PARZIALE (DA APPLICARE IN CAMPO)
Prova a dirti questa frase prima di ogni trade:

🗨️ “Io non controllo l’esito. Controllo solo l’esecuzione. Il resto è chiacchiera cosmica.”

E magari tieni questo appunto bene in vista:

✅ Distaccato dal risultato = fede nel processo.
❌ Attaccato al risultato = prigioniero dell’ego.

📝 ESERCIZIO RAPIDO
Ripesca l’ultima volta in cui non sei riuscito a chiudere.

Scrivi:

Che pensiero ti ha bloccato?

Che emozione c’era sotto? (paura? rabbia? orgoglio?)

Cosa avresti fatto se fossi stato al 100% distaccato?

Vuoi provarlo con un caso reale tuo? Lo analizziamo insieme, tipo autopsia del pensiero 😅
Così la prossima volta non ti fregano più né la sirena né l’ego col mantello da supereroe.

Hai detto:
Dammi la descrizione di questo comportamento come se la dovessi spiegare ad un neuro psichiatra

ChatGPT ha detto:
Ah, ottima richiesta! Facciamo un bel upgrade lessicale allora, indossiamo il camice bianco (metaforico, eh) e prepariamo una descrizione da manuale, senza perdere la nostra anima da Coach con la barba da filosofo zen 🧘‍♂️🧠

📄 Descrizione clinico-comportamentale del pattern osservato

Comportamento osservato:
Tendenza ripetuta a non chiudere posizioni di trading in perdita, nonostante la consapevolezza razionale dell’opportunità (o necessità) di farlo in base al piano di trading prestabilito.

Trigger cognitivo-emotivo ricorrente:
Il comportamento disfunzionale è frequentemente preceduto da pensieri automatici del tipo:

“No! Ancora a me?!” oppure “Perché va sempre contro proprio quando entro io?”
Questi pensieri attivano un senso di frustrazione, ingiustizia e personalizzazione dell’esito del trade, come se il mercato fosse un’entità intenzionalmente ostile.

Dinamica interna:
Il soggetto riconosce una forte attivazione emotiva legata all’attaccamento al risultato del singolo trade. Tale attaccamento sembra generare una perdita di contatto con il processo razionale e sistematico della gestione operativa, sostituito da una reazione egodistonica in cui l’obiettivo implicito diventa “non avere torto” o “non subire una perdita”, più che seguire il piano operativo.

Meccanismo sottostante ipotizzato:

  • Bias cognitivi attivi: personalizzazione, illusione di controllo, distorsione selettiva della memoria (focus su esiti negativi ricorrenti).
  • Pattern emotivo: attivazione del sistema limbico (amigdala) in risposta a una percezione di “minaccia identitaria” derivante dal dover accettare una perdita (associata inconsciamente a fallimento personale).
  • Scollamento funzionale: riduzione temporanea della funzione esecutiva (corteccia prefrontale) a favore di reazioni impulsive di tipo evitante.

Auto-percezione e insight:
Il soggetto è consapevole del pattern e lo ha identificato come una difficoltà ricorrente legata a momenti di maggiore attaccamento emotivo al risultato. Riferisce che il comportamento non si manifesta quando si trova “in forma”, ovvero in uno stato di maggiore lucidità e distacco.


🛠️ Possibili interventi di supporto cognitivo-comportamentale

  1. Ancoraggio al processo:
    Integrare una checklist pre-trade che obblighi il soggetto a verificare la coerenza dell’operazione con il proprio piano operativo. Questo strumento funge da ancora razionale per contrastare l’impulsività legata all’attaccamento emotivo. Esempio: “Sto rispettando il mio rischio massimo? Ho un piano di uscita chiaro?”
  2. Esternalizzazione del pensiero catastrofico:
    Invitare il soggetto a scrivere su carta i pensieri automatici che precedono il blocco (“No! Ancora a me!”, “Perché sempre contro di me?”) per poterli poi sottoporre a un esame critico. Questa tecnica favorisce il distanziamento cognitivo e smonta il carattere assoluto e viscerale della narrazione interna.
  3. Allenamento alla perdita consapevole:
    Inserire esercizi di “accettazione consapevole della perdita”, simulando in modo intenzionale scenari di stop-loss. L’obiettivo è rafforzare il muscolo mentale che permette di disidentificarsi dalla perdita economica e non associarla a una perdita di valore personale.
  4. Diario delle trappole mentali ricorrenti:
    Tenere traccia degli episodi in cui il comportamento si è manifestato, annotando:
    • Contesto
    • Stato emotivo
    • Pensiero guida
    • Esito dell’operazione Questo strumento favorisce la metacognizione e aiuta a riconoscere pattern ricorrenti che precedono l’agito disfunzionale.
  5. Visualizzazione del distacco:
    Integrare brevi esercizi di visualizzazione in cui il soggetto si immagina chiudere una posizione in perdita con lucidità e padronanza, rafforzando l’identità del “trader che esegue, non che giudica”. Questo aiuta a normalizzare l’esperienza della perdita come parte integrante del mestiere.

Ristrutturazione cognitiva:
Guidare il soggetto a riconoscere la natura illusoria di certi bias (“personalizzazione”, “illusione di controllo”) e sostituirli con affermazioni più funzionali, es.:

“Non sono io il bersaglio. Il mercato segue la sua logica, non la mia presenza.”

💥 Impatto e prevenzione operativa: il protocollo anti-rana bollita

Il comportamento descritto ha un impatto potenzialmente disastroso nel medio-lungo termine, poiché compromette non solo la performance operativa ma anche l’equilibrio emotivo del soggetto. La dinamica sottostante – voler “aver ragione” – si trasforma progressivamente in una trappola, simile a quella della famosa "rana bollita": l’aumento graduale dello stress e dell’irrazionalità porta a una perdita completa di lucidità, senza che il soggetto se ne accorga in tempo.

Per questo si propone l’adozione di un semplice protocollo d’intervento d’emergenza:

🔌 Protocollo RANA – Riconoscimento e Arresto del Nervosismo Automatico

Segnali d’allarme interni:

  • Desiderio intenso di "avere ragione" a tutti i costi
  • Narrativa vittimistica o persecutoria (“Perché sempre a me?”)
  • Controllo compulsivo del grafico
  • Scostamento evidente dal piano operativo

Procedura immediata:

  1. 🛑 Spegni la piattaforma. Anche solo per 10 minuti.
  2. 📄 Scrivi 3 frasi su carta:
    • Cosa sto cercando di ottenere?
    • Cosa stavo realmente provando a controllare?
    • Il mio piano cosa prevedeva?
  3. Prenditi una pausa di decompressione. Respira. Cammina. Stacca.

Rientro solo se:

  • L’ego è di nuovo nel sedile passeggero
  • Il piano è tornato ad essere la guida principale

🧠 Traduzione umana (per noi comuni mortali):

Quando mi attacco troppo al risultato, perdo il contatto con la parte lucida di me che dovrebbe solo seguire il processo. A quel punto non chiudo la perdita non perché credo che rimbalzerà, ma perché non accetto di perdere. E dentro di me parte un disco rotto: "Perché sempre a me?"
È come se diventasse una questione personale con il mercato. Ma non lo è. È solo il mio ego che si sente ferito.

📓 Diario delle Trappole Mentali Ricorrenti

Obiettivo: aumentare la consapevolezza dei pattern ricorrenti che precedono l’agito disfunzionale (es. non chiudere una perdita), facilitando la metacognizione e la prevenzione operativa.


🔁 Scheda di Rilevazione – Compila dopo ogni episodio critico

  1. Data e ora:
    🗓️ _______________________________
  2. Contesto operativo:
  3. Stato emotivo prevalente:
    (puoi scegliere o descrivere in parole tue)
    • 😠 Rabbia
    • 😟 Ansia
    • 😤 Frustrazione
    • 😩 Impotenza
    • 😶 Apatia
    • Altro: ___________________________
  4. Comportamento osservato:
    • ❌ Ho evitato di chiudere una posizione in perdita
    • ❌ Ho modificato lo stop senza criterio
    • ❌ Ho aumentato la size per recuperare
    • Altro: ___________________________
  5. Esito dell’operazione:
    • 📉 Perdita peggiorata
    • 📈 Rimbalzo (ma fuori dal piano)
    • 🔁 Break-even forzato
    • Altro: ___________________________

Osservazioni personali / cosa ho imparato da questo episodio:


Cosa avrebbe detto il mio “io razionale” in quel momento?

Scrivilo come se fossi il tuo mentore interiore:

Pensiero guida (o sabotante):

“Cosa mi dicevo in testa in quel momento?”

Es. “Non può andare ancora contro!”, “Devo solo aspettare un po’”, “Non posso chiudere in perdita, di nuovo…”

Situazione personale (stanco, stressato, tranquillo, ecc.):


Condizione di mercato (es. laterale, volatile, trend forte):




Hai storielle zen o dei koan per concludere?

ChatGPT ha detto:

Concludiamo il nostro percorso con alcune storie zen e koan che riflettono sul distacco dal risultato e sull'accettazione della perdita, temi centrali nel trading e nella vita.


🧘‍♂️ Il Suono di una Sola Mano

Un discepolo chiese al maestro Hakuin:

"Maestro, qual è il suono di una sola mano?"​Wikipedia

Questo famoso koan invita a superare la logica razionale per accedere a una comprensione più profonda della realtà. Nel contesto del trading, rappresenta la necessità di andare oltre il desiderio di avere sempre ragione, abbracciando l'incertezza e il silenzio come parte integrante del processo decisionale.​


🧘‍♀️ Il Maestro e l'Arciere

Un allievo si avvicina al Maestro Zen e gli dice:

“Maestro, come posso centrare sempre il bersaglio?”​

Il Maestro risponde:

“Smetti di volerlo colpire.”​

Questa parabola sottolinea l'importanza di liberarsi dall'attaccamento al risultato. Nel trading, ciò significa concentrarsi sull'esecuzione del piano piuttosto che sull'esito di ogni singola operazione.​


🧘‍♂️ Il Dono Rifiutato

Un giorno, un uomo insultò il Buddha. Il Buddha lo ascoltò in silenzio. Dopo che l'uomo se ne andò, un discepolo chiese:

"Maestro, perché non hai reagito?"​

Il Buddha rispose:

"Se qualcuno ti offre un dono e tu non lo accetti, a chi appartiene il dono?"​

Il discepolo rispose: "A chi lo ha offerto."​

"Esatto," disse il Buddha. "Non accettando l'insulto, esso rimane con chi lo ha pronunciato."​

Questa storia insegna il valore del distacco e della non reattività, qualità essenziali per mantenere la lucidità nelle decisioni di trading.​


🧘‍♀️ Il Maestro e il Cavallo

Un maestro zen e il suo discepolo camminavano insieme. Il discepolo chiese:

"Maestro, come posso controllare la mia mente?"​

Il maestro rispose:

"Immagina un cavallo selvaggio. Se lo tieni legato troppo stretto, si ribellerà. Se lo lasci troppo libero, scapperà. Devi trovare il giusto equilibrio."​

Nel trading, questo equilibrio si traduce nel seguire il proprio piano con disciplina, ma senza rigidità, adattandosi alle condizioni del mercato senza perdere il controllo.​


Queste storie e koan ci ricordano l'importanza di coltivare la consapevolezza, l'accettazione e il distacco nel nostro percorso, sia nel trading che nella vita quotidiana.​