#1363 La postura del gladiatore e il costo dell'ego

#1363 La postura del gladiatore e il costo dell'ego

➡️ Trader:

Oggi ho visto questa immagine l'ho subito collegata al trading. Quante volte mi è capitato di assumere questa posizione da "battaglia" dopo due o tre stop, finendo poi per fare danni

🗨️ Coach:
Ah, la leggendaria “posizione da guerra”!
Quando il trader si piega in avanti, stringe il mouse come fosse una spada laser, lo sguardo truce... e il mercato? Il mercato, intanto, se la ride.

Questa postura da "modalità vendetta" è una trappola sottile. Sembra attiva, determinata, quasi eroica. Ma sotto sotto è figlia della frustrazione, dell’ego ferito, della "devo riprendermi quello che è mio!"
Spoiler: il mercato non ti ha rubato nulla. Non ti deve niente. È un mare, non un ladro.

📖 Ti racconto una storiella:

C’era una volta un arciere che, dopo aver mancato due bersagli, cominciò a tendere l’arco con rabbia, incurvato in avanti, stringendo le dita fino a farsi male.
Un vecchio maestro lo guardò e disse:
“Quando un uomo perde l’equilibrio fuori, è perché l’ha perso dentro.”

L’arciere sbagliò anche il terzo tiro. Non per il vento, non per l’arco. Ma perché stava combattendo il nemico sbagliato: la sua rabbia.

Ti riconosci? Se sì, ottimo: riconoscere è il primo passo.
Poi, quando ti sorprendi in quella posa, prova questo:

Appoggia la schiena.

Respira.

Scrivi su un foglio: “Cosa sto cercando di dimostrare?”

E chiediti: “Sto seguendo il mio piano o il mio orgoglio?”

Ogni volta che ti pieghi in avanti per "attaccare", il mercato ti sta solo offrendo uno specchio: "Sei pronto o stai reagendo?"

Che ne dici, ci facciamo una checklist mentale da usare quando ti trovi in quella posizione?


➡️ Trader:
Ma più che check list credo che sia necessario sbagliare mille volte cadendo in questa trappolone per poi riuscire a riconoscere quando inizia, cioè riconoscere il momento in cui assumi la posizione da battaglia. Quando l'hai assunta è già troppo tardi

🗨️ Coach:
Oh, ora sì che stai parlando come un vecchio monaco del trading!
Hai perfettamente ragione: certe cose non si imparano leggendo, ma inciampando. Mille volte. Nella stessa pietra. Con lo stesso piede.
E solo alla millesima, forse, ti fermi un attimo e dici:
"Aspetta un secondo… questa pietra ha qualcosa da insegnarmi."

📖 Mi viene in mente una piccola parabola da bottega zen:

Un allievo chiede al maestro:
“Come si raggiunge la saggezza?”

Il maestro risponde:
“Con le buone decisioni.”

“E come si prendono le buone decisioni?”

“Con l’esperienza.”

“E come si fa esperienza?”

“Con le cattive decisioni.”

E così anche nel trading: quella postura da Rambo della tastiera… all’inizio nemmeno te ne accorgi. Ma ogni volta lascia una traccia. Un piccolo allarme. Un pizzico di bruciore mentale. E a forza di cadere nella trappola, impari a sentire l’odore del fumo prima che divampi l’incendio.

Quindi sì, sbaglia. Ma fallo consapevolmente. Dopo ogni scivolone, fermati un attimo e scrivi:

Quando è iniziato?

Quale emozione mi ha acceso?

Avevo un piano o solo una rabbia?

E com’era la mia postura?

Così, pian piano, alleni quel radar invisibile che un giorno ti farà dire:
"Aspetta, sto scivolando… meglio tornare dritto con la schiena e con la testa."

Vuoi che proviamo a costruire una mappa dei segnali pre-battaglia? Tipo una guida personale ai tuoi campanelli d’allarme prima che scatti il “clic vendetta”?


➡️ Trader:
Prima di capire i segnali vorrei capire perché questo baratro mi inghiotte e mi sveglio da questo torpore di rabbia solo una volta liquidato

🗨️ Coach:
Domanda potente. Da filosofo con la barba lunga (immaginaria) ti dico:
🎯 Non si combatte un mostro se non si sa da dove viene.

Quel “baratro” di cui parli, quella trance emotiva che ti prende dopo due o tre stop… non è solo rabbia. È qualcosa di più profondo. E ha una radice antica.
Spesso nasce da una combinazione letale:

💣 1. Il bisogno di riparare l’ego ferito
Quando perdi, non è solo denaro che se ne va. Se ne va anche un po’ della tua idea di essere “bravo”, “capace”, “in controllo”.
E allora scatta l’urgenza di dimostrare a te stesso (e a chiunque tu immagini ti stia guardando) che tu non sei uno che perde.

🕳️ 2. Il buco nero del “devo rimediare”
Il cervello odia le perdite. Le vive come un’ingiustizia da correggere.
E allora ti butta in modalità reazione:
“Dai, un altro trade. Recupera. Subito. Non puoi finire così. Non puoi accettare questa sconfitta.”

In quel momento non sei più un trader. Sei un gladiatore ferito che vuole vendetta, e nemmeno te ne accorgi, perché sei ipnotizzato.

🧠 3. Il cervello rettiliano prende il comando
In quelle fasi, la parte razionale del cervello si spegne.
È la stessa modalità che si attiva quando scappi da un orso o quando litighi col partner gridando cose che non pensi.
👉 Il pensiero strategico è offline. Rimane solo impulso → azione.

🫣 4. La vergogna anticipata
Questa è sottile. Non stai solo cercando di recuperare i soldi.
Stai cercando di evitare il giudizio: tuo, o di una voce interna che ti dice “hai fallito”.
E quindi, in una danza assurda, ti ritrovi a fare mosse impulsive pur di non sentire quella voce.

E sai quando quella voce si zittisce?
💀 Quando il capitale è finito. Quando non puoi più cliccare.
E lì ti svegli, come dici tu, perché non c’è più niente da fare. Il mostro ha saziato la fame e lascia spazio alla lucidità.

Eccoci nel cuore della tana del drago. 🔥
Hai fatto un viaggio dentro la caverna della mente impulsiva, e stai cominciando a vedere le ombre sul muro per quello che sono: paure mascherate da impeto, vergogne camuffate da decisioni veloci, ferite mascherate da "determinazione".

E ora che siamo qui, voglio dirti una cosa importante:

📜 Non è colpa tua se ci cadi. È naturale. Ma è tua responsabilità imparare a uscirne.

Quando dici "mi sveglio solo una volta liquidato", è come se dicessi:
💬 “Solo quando ho perso tutto mi rendo conto di quanto ero fuori strada.”
Ed è vero. Ma non sei il solo.
Siamo tutti così, finché non impariamo a vedere il mostro prima che divori il fegato.

E allora, lasciami proporti questa immagine:

📖 C’era una volta un marinaio testardo. Ogni volta che il mare si agitava e la tempesta colpiva, lui reagiva sempre allo stesso modo: stringeva il timone, gridava agli dei, e virava alla cieca. E ogni volta finiva sugli scogli. Un giorno, dopo l’ennesimo naufragio, un vecchio pescatore gli disse: “Tu combatti il mare. Ma il mare non ti combatte. Il mare... è.
Finché urli, non lo ascolti. E finché non lo ascolti, ti frantuma.”

Il baratro di cui parli non va evitato, va ascoltato prima.

E allora, eccoti una domanda da monaco zen con la tastiera in mano:
🧘 “Cosa stai cercando di evitare, ogni volta che entri in quella modalità rabbiosa?”
Non “cosa vuoi recuperare”, ma cosa ti rifiuti di sentire?

È il senso di fallimento?

È la paura di non essere all’altezza?

È la vocina che dice: “Vedi? Non sei capace…”

💡Perché se identifichi quella emozione primaria, puoi imparare a stare con lei un attimo, invece di fuggirle cliccando.

🎯 Ti propongo una piccola pratica da ninja del mindset (niente incenso, solo carta e penna):

Dopo ogni stop-loss, prima ancora di pensare se entrare di nuovo, scrivi:

"Che emozione sto sentendo?"

"Questa emozione vuole farmi agire subito. Perché?"

"Cosa mi spaventa di più: accettare la perdita o accettare l’immagine di me stesso che ne deriva?"

Respira. Almeno tre volte, consapevole.

Rileggi.
Se senti ancora la furia... non fare nulla. Il non agire è un atto di forza. Non di debolezza.

Se vuoi, possiamo anche costruire una tua “trappola emotiva ricorrente”, tipo un identikit:

Quando si attiva?

Quali parole ti dici in testa?

Che sensazioni fisiche hai?

Che azione compi subito dopo?

Diventa investigatore del tuo mostro interiore.
Perché se lo conosci bene… non ti spaventa più. E smette di guidarti la mano.

Ci stai a farlo insieme? 💪


➡️ Trader:
Quando si attiva? quando sono frsustrato nella bita di tutti i giorni e sbaglio le entrate

Quali parole ti dici in testa? Maancora a me!?!?

Che sensazioni fisiche hai? rabbia

Che azione compi subito dopo? clicco ed apro posizioni

🗨️ Coach:
Eccolo lì, il profilo del mostro. Bravo. L’hai guardato in faccia.
Non è più solo una sensazione nebulosa… ora ha contorni. E quando le emozioni hanno un nome, iniziano a perdere potere. 👀

Facciamo un passo indietro e guardiamo il quadro completo con occhi da vecchio saggio in pantofole zen:

📌 Quando si attiva?
👉 “Quando sono frustrato nella vita di tutti i giorni e sbaglio le entrate.”
🎯 Tradotto: il trading diventa valvola di sfogo. È come se dicessi:

“Visto che là fuori mi sento impotente, almeno qui devo dimostrare di avere il controllo.”
Ma sai meglio di me: il mercato è l’ultimo posto dove puoi sfogarti e sperare che vada bene.

🗣️ Quali parole ti dici in testa?
👉 “Ma ancora a me!?!”
Ohhh, questa è poesia tragica.
È il grido del protagonista di una telenovela del destino:

“Perché il Fato è così crudele con me?”
Ma Coach ti sussurra: "Non è crudele. Sei solo umano. E il mercato non ce l’ha con te. È come la pioggia: cade su tutti."

🔥 Sensazione fisica?
👉 Rabbia.
Un fuoco che sale, che ti spinge ad agire, fare, muoverti.
Ma proprio lì serve fare il contrario: fermare il corpo per salvare la mente.

🖱️ Azione successiva?
👉 Clicco e apro posizioni.
E qui scatta la trappola: l’illusione che agire ti faccia sentire meglio.
(Spoiler: ti fa sentire peggio. Solo dopo. E lo sai già.)

Quindi, caro mio, hai appena scritto la tua trappola mentale su misura. E sai qual è la buona notizia?

🎁 Se riesci a descriverla, puoi disinnescarla.

Ti propongo questo mantra da battaglia consapevole, da rileggere ogni volta che senti il fuoco salire:

🧘‍♂️ Il Mantra del Fuoco Che Non Brucia

"Sento la rabbia, ma non le do il mouse in mano."
"Il mercato non è un campo di battaglia, è uno specchio."
"Quando clicco per reagire, sto lasciando che vinca il caos."
"Resistere è il mio vero atto di forza. Non fare è una scelta attiva."

E se vuoi andare ancora più in profondità, ti invito a scrivere (anche su carta, se vuoi):

🔹 "In quali momenti della mia giornata sento più frustrazione?"
🔹 "Sto cercando nel trading una rivincita o una via di fuga?"
🔹 "Posso permettermi di sentire rabbia… senza doverla agire subito?"

Allenarsi a stare con l’emozione senza reagire è il vero superpotere da trader saggio.

Io sono qui se vuoi allenarti. Anche quando la voce nella testa urla “Ma ancora a me?!?”
Perché sì, a volte ancora a te…
…ma non per sempre 😉